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Dov'è l'AI nella classe di italiano? 

NILI

13 giugno 2025

Università di Edimburgo

Car*collegh*,

siamo liet* di informarvi che NILI UK organizzerà il terzo evento annuale il 13 giugno presso l'Università di Edimburgo, con la possibilità di partecipare sia in presenza che online.

Il tema sarà ‘L'impatto dell'Intelligenza Artificiale nel contesto dell'insegnamento dell'italiano come lingua straniera: nuove opportunità e nuove sfide’ e siamo particolarmente interessat* a tutto ciò che riguarda queste aree:

  • IA in classe

  • IA e la valutazione didattica

  • IA e l'insegnante 

  • IA e inclusività 

  • IA e bias

  • IA e stereotipi

 

Data e ora: 13 giugno, ore 10:00 - 15:30

Luogo: Università di Edimburgo e Online (Zoom)

Costo: £20 (solo per chi partecipa in presenza, per coprire i costi del catering) 

Programma (bozza):

10:30 - 11:00 – Caffè e Welcome

11:00 - 12:30 – Presentazioni 

12:30 - 13:30 – Pausa pranzo

13:30 - 14:30 – Workshop 

14:30 - 15:30 – Riflessione e Networking

REPORT

ITALIANO

Il secondo incontro annuale di NILI si è tenuto all’Università di Edimburgo il 13 giugno 2025 presso la School of Literatures, Languages and Cultures, in forma ibrida, in persona e sulla piattaforma Zoom.

Il tema dell’incontro è stato l‘intelligenza artificiale nell’insegnamento dell’italiano: “l’AI nella classe di italiano.  L'impatto dell'Intelligenza Artificiale nel contesto dell'insegnamento dell'italiano come lingua straniera: nuove opportunità e nuove sfide.”

La partecipazione è stata molto alta, dimostrando che il formato ibrido è quello preferito e più accessibile. Circa 80 persone hanno partecipato, di cui 20 in presenza e 60 online.

L’interesse per l’argomento si è dimostrato molto forte, riflettendo soprattutto il bisogno di condividere interrogativi, risorse e strategie, dal momento che ci troviamo in una nuova fase dell’insegnamento in cui le tecnologie dell’intelligenza artificiale stanno contribuendo a delineare nuovi scenari.

L’incontro è iniziato alle 10:30 la mattina e si è concluso alle 3:30 nel pomeriggio, con una pausa per il pranzo e social networking. La mattina ci sono stati 3 interventi e il pomeriggio 2, seguiti da un workshop.

L’intervento di Angelo Silvestri è stato presenziale, gli altri online, con l’eccezione di quello di Maria Guarnieri e Federica Sturani che è stato presentato in modalità ibrida.

In “The use of AI in Universities and Higher education: a threat or an opportunity?” Dr Angelo Silvestri (Cardiff University) ha analizzato il ruolo crescente degli strumenti di IA—come ChatGPT e DeepSeek—nell’insegnamento della lingua italiana, particolarmente ai livelli B1–B2 del CEFR, esplorando vantaggi ed implicazioni pedagogiche con scenari ed esempi pratici della sua integrazione in aula. L’intervento ha inoltre illustrato uno studio di caso su un progetto collaborativo della School of Modern Languages dell’Università di Cardiff che intende fornire indicazioni guida sull’uso etico ed efficace dell’IA nelle valutazioni formative e sommative.

Beatrice Lombardi e Alessandro Grottola  (King’s College London) in “Using artificial intelligence for assessing foreign language written skills and as a tool for meta-reflection on the language” hanno proposto come colmare il divario tra l’uso quotidiano degli strumenti di IA da parte degli studenti, e le pratiche di valutazione tradizionali che non ne prevedono l’uso, descrivendo un approccio innovativo con attività curricolari che favoriscono il pensiero critico, la riflessione linguistica, e l’autonomia dello studente preparandolo a valutazioni potenziate dall’IA. Molto interessante l’analisi comparativa dei risultati degli studenti (un campione aveva utilizzato strumenti IA, l’altro invece no).

 

Dr Cecilia PIantanida (University of Warwick) in “Artificial Intelligence and Assessment in the Italian Language Class” ha condiviso i risultati di un progetto di ricerca svolto nel 2024/2025 che, esplorando le percezioni degli studenti sull’IA, ha ridisegnato elementi del curriculum integrando attività di apprendimento supportate  per i livelli B1–C2. Il progetto ha inoltre creato risorse e linee guida per docenti. La sessione ha presentato esempi di attività in aula con chatbot, e il loro impatto sulle competenze di scrittura, sulla competenza interculturale e digitale, sulla base di sondaggi, osservazioni e analisi dei lavori prodotti dagli studenti.

In “AI dilemmas: case studies in Italian interpreting and translation”, Maria Guarnieri (University of Leicester) e Federica Sturani (University of Liverpool) si sono chieste come conciliare le competenze digitali che fanno già parte dei “graduate attributes” con strumenti solidi ed affidabili di valutazione accademica delle competenze linguistiche. A questo scopo hanno presentato studi di caso di interpretariato a Liverpool, dove l’uso di strumenti digitali e IA è incoraggiato sia per la preparazione sia per la riflessione sulle scelte linguistiche e stilistiche, e di traduzione a Leicester, dove l’uso dell’IA vuole creare spazio per l’espressione della voce originale e creativa dello studente. L’intervento ha inoltre posto l’accento sulla necessità di strategie educative ed istituzionali che diano priorità all’etica dell’IA per preparare gli studenti a modellare il futuro delle nostre società.

In” Rewriting the script for Foreign Language Learning: a study on the integration of Artificial Intelligence in an Audiovisual Translation course”, Sveva Zafferri (University of Galway) ha presentato uno studio innovativo sull’integrazione di strumenti di IA—come il riconoscimento automatico del parlato (ASR), la traduzione automatica (MT) e il post-editing—in un corso di Traduzione Audiovisiva (AVT) di 12 settimane per studenti dell’ultimo anno di lingua italiana presso l’Università di Galway. Sebbene la AVT sia da tempo riconosciuta per il potenziamento delle competenze linguistiche, l’uso pedagogico dell’IA in questo contesto rimane poco esplorato. Adottando un approccio a metodi misti, lo studio valuta come l’IA possa supportare l’acquisizione linguistica, la competenza traduttiva e la alfabetizzazione digitale. I risultati offrono raccomandazioni pratiche per progettare curricula di traduzione orientati al futuro, che bilancino innovazione tecnologica, creatività umana e pensiero critico.

Nella parte finale del simposio, Alessia Brighi (University of Sheffield) e Marilena Minoia (University of Nottingham) hanno condotto uno workshop di riflessione guidata sull’integrazione della IA nella didattica, chiedendo ai partecipanti di condividere esempi di materiali ed applicazioni pratiche nella classe di italiano LS.

L’incontro complessivamente è stato davvero ricco, vitale e diversificato, con una grande interazione sia online che in presenza, e si è orientato sia su riflessioni teoriche che su aspetti e risorse pratiche, da applicare nell’insegnamento. Questo incontro ha dimostrato, come quello dell’anno precedente, quanto per chi insegna italiano sia cruciale la condivisione e il confronto e quanto sia necessario “fare” comunità, specialmente in un periodo difficile come quello attuale, in cui le università e l’insegnamento delle lingue stanno attraversando una fase di grandi trasformazioni in Gran Bretagna. Per questo anche il prossimo incontro NILI del 2025 2026 manterrà questo approccio accessibile e inclusivo, in modalità ibrida, e si svolgerà in giugno 2026 all’università di Sheffield.

 

 

 

ENGLISH

The second annual NILI meeting was held at the University of Edinburgh on June 13, 2025, at the School of Literatures, Languages and Cultures, in a hybrid format, both in person and on the Zoom platform.

The theme of the meeting was artificial intelligence in the teaching of Italian: “AI in the Italian classroom. The impact of Artificial Intelligence in the context of teaching Italian as a foreign language: new opportunities and new challenges.”

Participation was very high, showing that the hybrid format is the preferred and most accessible one. About 80 people took part, 20 in person and 60 online.

Interest in the topic proved to be very strong, reflecting above all the need to share questions, resources, and strategies, as we all find ourselves in a new phase of teaching in which artificial intelligence technologies are contributing to shape new scenarios.

The meeting began at 10:30 in the morning and ended at 3:30 in the afternoon, with a break for lunch and social networking. In the morning there were 3 presentations and in the afternoon 2, followed by a workshop

Angelo Silvestri’s presentation was delivered in person, while the others were online, with the exception of Maria Guarnieri and Federica Sturani’s contribution, which was presented in hybrid format.

In “The use of AI in Universities and Higher Education: a threat or an opportunity?”, Dr Angelo Silvestri (Cardiff University) examined the growing role of AI tools—such as ChatGPT and DeepSeek—in Italian language teaching, particularly at B1–B2 CEFR levels. He explored both the pedagogical benefits and implications, offering practical classroom scenarios and examples of AI integration. The presentation also featured a case study from Cardiff University’s School of Modern Languages, which aims to provide ethical and effective guidelines for the use of AI in formative and summative assessments.

Beatrice Lombardi and Alessandro Grottola (King’s College London), in “Using artificial intelligence for assessing foreign language written skills and as a tool for meta-reflection on the language”, proposed ways to bridge the gap between students’ everyday use of AI tools and traditional assessment practices that exclude them. They described an innovative approach involving curriculum-based tasks that foster critical thinking, language reflection, and learner autonomy, preparing students for AI-enhanced assessments. Particularly noteworthy was the comparative analysis of student outcomes—one group used AI tools, while the other did not.

Dr Cecilia Piantanida (University of Warwick), in “Artificial Intelligence and Assessment in the Italian Language Class”, shared findings from a 2024/2025 research project that explored student perceptions of AI and redesigned core curriculum elements by integrating AI-supported learning activities for B1–C2 CEFR levels. The project also developed resources and guidelines for educators. The session showcased classroom activities using chatbots and evaluated their impact on writing skills, intercultural competence, and digital literacy, based on surveys, observations, and the analysis of student work.

In “AI dilemmas: case studies in Italian interpreting and translation”, Maria Guarnieri (University of Leicester) and Federica Sturani (University of Liverpool) explored how to reconcile digital competencies—already part of graduate attributes—with reliable academic tools for assessing language proficiency. They presented case studies in interpreting at Liverpool, where digital and AI tools are encouraged for both preparation and reflection on linguistic and stylistic choices, and in translation at Leicester, where AI is used to create space for the expression of students’ original and creative voices. Their presentation also emphasised the need for educational and institutional strategies that prioritise AI ethics to prepare students to shape the future of society.

In “Rewriting the script for Foreign Language Learning: a study on the integration of Artificial Intelligence in an Audiovisual Translation course”, Sveva Zafferri (University of Galway) presented an innovative study on the integration of AI tools—such as Automatic Speech Recognition (ASR), Machine Translation (MT), and post-editing—into a 12-week Audiovisual Translation (AVT) course for final-year Italian students. While AVT has long been recognised for enhancing language skills, the pedagogical use of AI in this context remains underexplored. Using a mixed-methods approach, the study assessed how AI can support language acquisition, translation competence, and digital literacy. The findings offer practical recommendations for designing future-oriented translation curricula that balance technological innovation with human creativity and critical thinking.

In the final part of the symposium, Alessia Brighi (University of Sheffield) and Marilena Minoia (University of Nottingham) led a guided reflection workshop on integrating AI into teaching practices, inviting participants to share examples of materials and practical applications in the Italian L2 classroom.

The meeting as a whole was truly rich, vibrant, and diverse, with great interaction both online and in person. It focused on both theoretical reflections and practical aspects and resources to be applied in teaching. Like the previous year’s event, this meeting demonstrated how crucial sharing and exchange are for Italian language teachers, and how necessary it is to “build” community—especially in a difficult period such as the present one, in which universities and language teaching are undergoing major transformations in the United Kingdom.

For this reason, the next NILI meeting in 2025–2026 will maintain this accessible and inclusive approach, in hybrid format, and will take place in June 2026 at the University of Sheffield.

Avremo altri eventi in programma molto presto!

Se hai delle idee o qualcosa da convidere, contattaci. 

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